Il mondo in cui cresceranno i nostri figli sarà molto diverso rispetto al mondo in cui sono cresciuti i nostri genitori e i nostri nonni. Il rapporto con l’autorità era diverso, il ruolo della donna nella società era diverso, il concetto stesso di famiglia era diverso.
Abbiamo la fortuna, oggi, di avere accesso a nuovi strumenti di ricerca e i risultati finora pubblicati sono unanimi: il nostro cervello si plasma, fin dai primissimi giorni di vita, sulla base delle relazioni che viviamo con gli altri esseri umani, i nostri genitori in primis.
Empatia e comprensione rinforzano le connessioni; le umiliazioni fisiche e verbali e l’uso della “forza”, anche se fatto a fin di bene, le danneggiano.
Eppure non è facile: quando siamo stanchi, frustrati, quando ci sembra che i bambini “lo facciano apposta”, abbiamo l’impulso, l’automatismo di “fargliela vedere”, di punire, di minacciare. A volte è proprio più forte di noi: ripetiamo quello che ci siamo sentiti dire, riproduciamo gli schemi della nostra infanzia, facciamo come vediamo gli altri fare. Non si dice, forse, che genitori non si nasce, ma si diventa?
L’educazione positiva fornisce gli strumenti per imparare a educare con fermezza ed empatia, nel rispetto reciproco, e sostituire quegli automatismi che ci portiamo dietro. In TEMPO per Crescere ti accompagno nella riflessione per far sì che tu possa appropriartene in un modo unico adatto a te e alla tua situazione.