Così come lo studio della grafia supporta una prima analisi psicologica della persona, ed è usato da molte aziende in fase di assunzione, anche i disegni e gli scarabocchi dei nostri bambini possono indicare molte cose su di loro.. Tu sai cosa guardare quando i tuoi figli ti mostrano le loro opere? Ecco alcune piste chiave su come interpretare i disegni dei bambini!
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Perché interpretare i disegni
Quando abbiamo annunciato ai bimbi il nostro ritorno in Francia e le relative ripercussioni per loro, mia figlia ha iniziato, per un lungo periodo, a disegnare case.
Erano bei disegni, allegri; ma mi ha colpito come la scelta del soggetto fosse diventata improvvisamente “monotona e ripetitiva” – mentre prima disegnava persone, che fossimo noi o le principesse che le piacciono tanto.
Non ti è mai capitato di notare dei particolari nei disegni dei tuoi bambini, e chiederti cosa significassero?
Per esempio, prendi il disegno qua sotto di mia figlia: non ci sono alcuni elementi.. diciamo strani?
Io ho voluto investigare.. e ho chiesto a un’insegnante di darmi qualche delucidazione.
Disegni in evoluzione
Prima di cominciare, alcune precisioni importanti :
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I bambini proiettano sempre se stessi nei loro disegni. Che sia l’emozione del momento, un episodio che li ha colpiti, una sensazione più profonda.. Non pensare che siano casuali. In ogni scarabocchio c’è un’espressione di sé.
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Questi consigli non bastano a fare diagnosi specialistiche. Sono solo delle indicazioni per aiutarti a conoscere meglio il tuo bambino, e, eventualmente, a saper riconoscere un disagio – che può anche essere momentaneo o passeggero.
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Il disegno è un’istantanea, l’espressione di un momento. Per poterci leggere un messaggio più profondo, bisogna guardare all’evoluzione dei disegni nel tempo, e non al singolo disegno.
Interpretare i disegni dei bambini piccoli
A quasi tutti i bambini piace disegnare, anche se questa passione non compare da subito.
Ora che i miei figli hanno 3 e 5 anni, la differenza è eclatante : la grande passerebbe ore a disegnare e colorare, mentre il piccolo più che altro gioca col foglio e le matite, disegnando cerchi o colpendo il foglio con le matite. Ma si stufa dopo pochi minuti.
Preferisce la pittura.. con annessi danni collaterali!
Scherzi a parte. Per i bambini piccoli, il disegno o la pittura sono parte di un’esplorazione corporea: imparano a tenere in mano gli strumenti di scrittura e a servirsene (anche in modi meno consoni); sperimentano con tutti i colori; e spesso amano le tempere a dito per la scoperta delle diverse sensazioni tattili.
Altri bimbi, invece, odiano sporcarsi le mani e toccare materiale viscido come la creta (anche se non è il caso dei miei figli, come hai visto dalla foto sopra, so che la cosa non è rara né anormale).
In generale, comunque, i tratti comuni sono la prevalenza di linee curve; mentre le linee rette denotano aggressività.
Non ho voluto approfondire se lo stesso valga anche quando tuo figlio usa la matita come un pugnale e colpisce ripetutamente il foglio con la punta fino a bucarlo. Ehm.
Quando il bambino inizia a disegnare figure umane, in genere si tratta di uno o più cerchi – e la testa è il cerchio preponderante.
(Sapevo che tenere tutti i disegni dei bambini mi sarebbe tornato utile!)
Gli elementi chiave
Tutto quello che ti dico ora fa riferimento più in particolare a bambini più grandicelli, diciamo dai 4-5 anni fino ai 10-12; e alla cultura occidentale.
I significati di forme e colori, infatti, cambiano in culture molto diverse.
Ci sono alcuni elementi fondamentali e ricorrenti nell’interpretare i disegni dei bambini; magari li conosci già, ma io li ho trovati a tratti illuminanti.
Sai, quel genere di effetto quando ricevi una sorta di rivelazione, ti dai una manata sulla testa dicendo “Ma certo! Come ho fatto a non pensarci prima!”
Prima di addentrarci nell’analisi, ricordati che:
- i bambini non pensano esattamente come noi adulti. Il fatto che tua figlia disegni gli alberi rosa e le persone blu non è sinonimo di immaturità.
- è meglio reprimere la tentazione di dirigere i lavoretti e i disegni dei tuoi figli (lo so, è difficilissimo, ma credimi ne vale la pena!).
Così tante volte, mentre facevamo insieme un qualche progettino artistico, mi sono lasciata sfuggire un “Ma perché fai il sole blu? Perché disegni l’erba marrone? E perché non fai in questo modo, così viene meglio vedi?”
Bollino rosso da mamma degenere.
I colori non reali, i soggetti nuovi e particolari, sono tutti sintomo di creatività – quindi lasciamola sprigionare!
I colori
Molti siti che ho consultato per approfondire un po’ l’argomento fanno una distinzione tra colori caldi e freddi, e sul loro significato.
Da quello che ho visto, più i bimbi sono piccoli, e più amano sperimentare con tutti i colori.
La cosa che mi sembra utile ricordare invece è l’uso frequente, preponderante e inusuale del rosso e del nero, così come i disegni di sangue e violenza.
Sono dei campanelli d’allerta da tenere d’occhio.
Le proporzioni
In ogni disegno, e soprattutto in quelli in cui il bimbo si rappresenta, è importante l’armonia rispetto al resto. Se il bambino si disegna piccolo piccolo, ad esempio, può indicare una sensazione di inferiorità o di insicurezza.
Lo stesso vale per quanta parte del foglio occupa il disegno. Normalmente, i bambini occupano tutto lo spazio, a indicare un’apertura verso l’ambiente; disegni sempre effettuati solo al centro o solo lateralmente possono indicare insicurezze o difficoltà di rapporto.
La posizione reciproca
Soprattutto nei disegni collettivi, della famiglia per esempio, è interessante notare dove si inserisce il bambino rispetto agli altri, e se omette qualcuno.
Solitamente, il bambino disegna per primo la figura che ammira di più; mentre può essere indice di un timore se una della figure è molto più grande delle altre.
La figura mancante può essere quella oggetto di una gelosia o di un conflitto.
Riguardando i disegni di mia figlia, mi sono accorta di quanti ne abbia fatti in cui ci siamo solo io e lei ad esempio (spero sia un buon segno del nostro legame); e di come curiosamente, in alcuni manchino il papà o il fratello.
“Ma mamma, è perché papà quel giorno non c’era, eravamo solo noi al parco non ti ricordi?” Attenzione a non cercare campanelli d’allarme anche laddove non ce ne sono!
Potrebbe interessarti: Come accettare le emozioni dei tuoi bambini ti aiuterà a essere un genitore più sereno.
Le figure più rappresentative
Proprio come ai bambini piace leggere sempre le stesse storie più volte e ripetutamente, là dove a te viene la nausea solo all’idea di riaprire il libro dei tre porcellini (tanto lo sai a memoria), anche i disegni ritraggono spesso gli stessi soggetti.
Oltre ad avere diverse versioni della nostra casa, ad esempio, posso annoverare:
– collezioni di alberi di Natale;
– torte di compleanno a strati con candeline (tutte al cioccolato);
– pacchetti regalo molto grandi;
– numerose torri di Raperonzolo;
– principesse addormentate.
E poi, noi: la sua famiglia.
In parte è ovvio: questa è la realtà che circonda i bambini. Ma apparentemente ci sono altri significati simbolici!
La figura umana
A partire dai 5 anni, la figura umana dovrebbe rappresentare tutte le sue parti. Da indagare, quindi, se ne manca una:
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orecchie: la loro assenza indica poca propensione all’ascolto (mai vista un’orecchia sui disegni di mia figlia, infatti..)
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bocca: la sua assenza significa che c’è qualcosa che il bambino non vuole dire..
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mani: quando sono grandi, rappresentano l’andare verso gli altri, il rapporto con le altre persone.
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braccia o gambe: la loro assenza indica immaturità, l’essere ancora totalmente dipendente dai genitori, o il non aver sviluppato ancora una personalità distinta da quella della mamma.
La famiglia
Per interpretare i disegni della famiglia, si guarda prevalentemente alla posizione del bambino rispetto agli altri.
Quando i bimbi sono in mezzo, tra i genitori, è perché si sentono protetti e al sicuro. Viceversa, che la coppia è sentita più forte rispetto all’essere genitori.
Se il bimbo è molto più piccolo o in disparte, che si sente schiacciato o emarginato.
L’albero
Non l’avrei mai detto, eppure l’albero è importantissimo perché rappresenta il legame con il nostro io più profondo.
Il tronco proporzionato con rami grandi si traduce in estroversione; mentre i rami piccoli nascondono un animo timoroso.
Le radici denotano una solida base familiare; e il meglio del meglio è la presenza di foglie e frutti – la cui predominanza rispetto al tronco indicherebbe fantasia.
Queste prime due figure, l’albero e la famiglia, sono così importanti che se il bambino si rifiuta di disegnarle, potrebbe voler dire che ha paura di far capire che c’è qualcosa che non va.
Ed è infatti uno dei test classici che viene usato dagli psicologi.
La casa
Il nostro rifugio, il nostro piccolo mondo, giusto? Simbolo di protezione per tutti!
Qui gli elementi importanti sono :
- la presenza di porte e finestre;
- il camino, i fiori e altri dettagli;
- la strada
Per sommi capi, porte e finestre indicano l’apertura (o la chiusura) verso l’esterno; così come la presenza o meno di un sentiero che la collega al resto del mondo.
Più numerosi sono i dettagli del disegno, maggiore la sensazione di felicità e serenità.
L’acqua e il sole
Infine, ecco altri due elementi simbolici che ignoravo : il sole rappresenta la figura paterna; l’acqua, quella materna. Da notare che secondo quanto ho letto, la pioggia indicherebbe una mamma iper critica.. Aiuto!
Quindi, vale quello detto prima – da interpretare le dimensioni, se equilibrate o eccessivamente opprimenti o assenti, e la posizione reciproca.
[optin-monster-shortcode id="sai7bab1ena3mym458x5"]Il non voler disegnare
E se uno proprio non disegna? C’è da preoccuparsi?
Fermo restando che non sono una professionista in materia, e che ogni cosa va analizzata nel suo contesto, il disegno altro non è che un modo per esprimersi.
Nei bambini solitamente esso avviene in modo naturale e istintivo; ma esistono anche i bambini a cui non piace! Troveranno altri modi per manifestare la propria creatività.
E gli adulti?
Sai quegli scarabocchi che facciamo durante le riunioni o mentre siamo al telefono?
Apparentemente aiutano il cervello a memorizzare quello che sente, e hanno anche loro un significato, proprio perché li facciamo in modo semi-incosciente.
I disegni geometrici denotano razionalità, le casette un ritorno all’infanzia, i fiorellini buona capacità di osservazione.. e vale tutto quanto scritto sopra su come interpretare i disegni dei bambini!
Risorse e referenze
Condivido alcuni articoli che ho preso come riferimento, e letture utili come sempre! Link a Amazon in questa pagina sono link di affiliazione.
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Articoli:
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Dalla rivista Terra Nuova, il test dei 4 elementi suggerito dalla grafologa Marisa Paschero
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La guida all’interpretazione del disegno di Mamme Acrobate – di cui molto interessante trovo la descrizione delle diverse fasi del disegno in base all’età.
- E, per un’analisi di significato più approfondita, una descrizione accurata del significato del disegno in età evolutiva, presentato dal sito “Psicologi Italia”
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E non poteva mancare una guida a come interpretare i nostri scarabocchi!
Libri:
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Come interpretare gli scarabocchi è un libro famosissimo- mi sta aspettando sul comodino da qualche mese!
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E degli stessi autori, come interpretare l'uso del colore per capire sentimenti ed emozioni.
Grazie infinite per la citazione!!!
E complimenti davvero per il garbo con cui tratta un argomento tanto complesso e delicato.
Sono sicura che Lei è uno straordinario Papà!
Marisa Paschero.
Buongiorno Marisa, grazie mille! Ho trovato le sue spiegazioni un ottimo approfondimento, quindi felicissima di citarla!
E grazie per il complimento (ma io sono la mamma 😉 confermo però che anche il papà è bravo eh?! 🙂 )