Cosa potevo fare per evitare il capriccio?
Questa è una delle domande più frequenti che ricevo. Sono sicura che in modo particolare in periodo di vacanza ti capiterà di chiedertelo.
Magari è il pianto per l’attività da fare o non fare, o la protesta per quello che si mangia, per l’ora della merenda o la quantità di gelati o la durata del bagno in piscina.
Non fraintendermi. Sono io la prima a trovare stancante e stressante la lamentela, il pianto; soprattutto quando sei partito con l’idea di divertirti, fare qualcosa di bello insieme, e il motivo dietro quel pianto o quella lamentela ti sembra tutto sommato futile, poco ragionevole.
Ma forse ti stai facendo la domanda sbagliata.
E se ci fosse un modo più utile di guardare a pianti, crisi e capricci dei nostri figli?
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