Le mamme si accendono quando bisogna parlare di prole e annessi gioie e dolori.. Ma cosa ne pensano gli uomini del diventare papà? Sotto quel loro silenzio defilato, nascondono davvero tutto questo fastidio per tale femminile interesse, o sotto sotto… ? È davvero così dura per loro? Se sei un papà, dal livello “Non ancora ma forse un giorno” al “Sì diverse volte”, questa intervista è per te. Se sei una mamma, ecco questo punto di vista potrebbe chiarirti molte cose..
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Diventare papà – La prima volta
Diventare papà la prima volta è stato.. be’, c’era l’effetto novità, era tutto eccitante, emozionante. Mi sono divertito a partecipare al corso pre-parto, vedere le reazioni e le domande delle altre coppie, sentire quell’atmosfera di preoccupata eccitazione.
Poi il parto.. vedere tuo figlio nascere è una grande emozione, e allo stesso tempo hai quella sensazione che sia tutto normale. Una cosa straordinariamente naturale. Son contento di avervi assistito e aver visto tutto, da non perdere assolutamente. Quei primi giorni sei come sospeso in un tempo che si è fermato; con quel bebè, così minuscolo, che è il TUO, non puoi non intenerirti neanche se sei coriaceo.
Diventare papà – Tempo e cacca
All’inizio, tutto sembra andare pianissimo, sembra tutto facile e sotto controllo, e poi ti frega.
Prendi la cacca ad esempio: quando il tuo bebè fa la cacca per la prima volta ti viene da ridere, è così piccola. Ma tempo qualche giorno di latte e sembra quella di un leone!
Per fortuna poi diventi pratico e non ci pensi più.
Ti cambia la vita
E così, all’inizio ti sembra di avere tutto sotto controllo. Pensi a tutti quei papà che ti dicevano “Aspetta e vedrai, un figlio ti cambia la vita, dopo non potrai più fare certe cose..!” E pensi che per te sarà diverso, che è solo una questione di sufficiente motivazione e organizzazione.
Perché all’inizio, il bebè mangia e dorme e tu non devi fare nulla. Te lo porti appresso quasi dappertutto.
Ma poi, invece, piano piano, molto gradualmente, inizi ad accorgerti che sempre più cose non sono più possibili..
Avevano ragione. Non è più come prima. Fregato.
Allora, dopo una fase di ribellione e difficoltà, in cui vorresti scappare lontanissimo e mandare solo qualche cartolina, finisci coll’accettare i nuovi ritmi.
Appena in tempo : perché questi poi accelerano man mano che il bambino cresce! La biologia ci ha fatti bene : se non li vedi i bambini, ti mancano da morire. Poi però appena li vedi..
Ti bastano 20 minuti e ti ricordi perché hai accettato quel viaggio di lavoro in Patagonia, tentando di spacciarlo come un dovere assolutamente inevitabile con tua moglie.
Diventare papà – La seconda volta
Gli aspetti difficili si dimenticano in fretta, è una roba incredibile. Le notti in bianco, le coliche, i pianti, le diarree fuori dai pantaloni, e i rigurgiti sulla maglietta pulita prima di andare in ufficio.. Paff, svaniscono dal cervello. Basta, non ci pensi più.
Infatti ricordo benissimo che quando ci è nato il secondo, la prima cosa che mi è saltata alla mente è stato l’odore dei pannolini puliti appena ho aperto il nuovo pacco.
Ecco, quello mi ha fatto tornare in mente tutto. Siano benedette le salviette e chi le ha inventate, ma come facevano prima?
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Il latte
Il latte materno, che tutti i papà vogliono assaggiare.. Fallo assolutamente! Un sapore inatteso, una cosa talmente misteriosa.
Mistero e tenerezza
Ma la cosa più misteriosa resta come i bimbi imparano in fretta, ad esempio a camminare. E quelle loro gambette che da storte si raddrizzano! Una magia.
La tenerezza dei sorrisetti, e le manine che ti stringono il dito in automatico.
Gli indispensabili
Un’altra cosa proprio piacevole onestamente è stato portare i bambini nel marsupio.
Ecco, un consiglio a chi sta per diventare papà: lascia perdere quei passeggini costosissimi e ingombranti, le fasce new-age, e tutti quegli accessori che poi si rivelano inutili.
Riduci allo stretto indispensabile (ad esempio, con il marsupio. I bambini ci dormono pure benissimo dentro).
Potrebbe interessarti: Guida agli acquisti (indispensabili) pre-parto.
Diventare papà – Difficoltà
1. Fai attenzione alle Mamme : passano attraverso a un grave sconvolgimento ormonale che le destabilizza completamente. Saper star loro vicino non sarà facile ma è essenziale per la sopravvivenza.
2. Quando proprio ti senti giù che hai voglia di abbandonare tutto e chiuderti in un convento a meditare, per esempio quando vorresti fare tutt’altro ma non puoi, pensa che dura poco. La fase difficile va solo dai 6 mesi ai 4 anni. Poi passa. Come aspettare per i prossimi mondiali.
Che secondo me il neonato è bello carino e tenero ma poco interessante. Invece dai 5-6 anni è l’età d’oro, in cui puoi discutere, parlare, fare dei giochi.. Ti fanno i disegni con scritto papà ti amo, eccetera.
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Diventare papà – Paura?
Non ho mai avuto paura di non essere all’altezza, mi sono detto “Se ci sono riusciti in tanti, allora non dev’essere poi così difficile!”
In generale, cerchi di non ripetere gli stessi errori dei tuoi genitori ma di farne di nuovi, così almeno c’è un po’ di varietà!
Poi penso che per i bambini è fondamentale essere le loro fonte inestinguibile di sicurezza e affetto; di essere un punto di riferimento chiaro. E per questo, le regole sono fondamentali.
Per farle rispettare, basta non farsi vedere da tua moglie!
No comment da parte della moglie sottoscritta
Potrebbe interessarti: l’importanza delle regole.
La fatica
Quello che invece non mi aspettavo, è che non avevo capito quanto potesse essere faticoso. Quella fatica costante che ti si appiccica addosso, un carico di lavoro che aumenta gradualmente ma costantemente.
Per gestirla, è importante darsi il cambio e prendersela con calma.
A tutte le donne che ti danno consigli, rispondi sempre “Sì” con uno sguardo di chi ha appena ricevuto una grande rivelazione.
Lei sarà fiera di sé, tu ci fai la figura del papà di mente aperta. Se la mamma è carina guadagni anche preziosi punti. Tanto lei non sa che in realtà stai pensando alla partita di calcetto di ieri sera…
E poi appena possibile, vai a sparlare della vita da papà con gli altri padri per rilassarti. Fantastico.
Quando piange buttandosi per terra anziché dirti che voleva il cucchiaio piccolo anziché quello grande, pensa che dura solo ancora qualche anno.
Mia figlia, ora che ne ha 5, si nasconde talmente bene quando giochiamo a nascondino che non riesco a trovarla. È meraviglioso! Una sfida.
Diventare papà – E se uno non vuole?
Se non te la senti, meglio aspettare.
Tuttavia, aggiungerei: è saggio pensare che i nostri desideri di oggi non combacino con quelli futuri. Potresti poi pentirtene.
Risorse e referenze
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Articoli:
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Il ruolo del padre : una riflessione – che include un apporto scientifico sugli effetti della paternità al cervello
- Le cose che non ti hanno detto sulla paternità – Francamente non le condivido tutte, alcune sono un filo sdolcinate, ma c’è un bel fondo di verità
- E naturalmente l’inverso del punto di vista : Quello che avresti voluto sapere prima di diventare papà
Libri:
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Come si fa a diventare papà? Con molta ironia, direi io! Questa guida ti strapperà almeno qualche sorriso – un regalo che abbiamo ricevuto alla prima gravidanza!
- Questo invece è un manuale! Tutto quello che si deve sapere su gravidanza, parto e il primo anno di vita in tre 😉
Finalmente un articolo sui papà. Si, perché siamo sempre molto maltrattatati. Io sono un papà convinto di essere papà. Ho voluto il primo e anche il secondo, anzi ho dovuto io convincere la mamma…. 😂
Lavoro duro, anzi di più perché il legame materno con noi nn c’è. E devi costruirlo.. Giorno x giorno… Ogni istante. Però essere papà e una cosa fantastica. Insostituibile. Ho visto entrambi i figli nascere. È un emozione pazzesca… Esagerata.
Ora a 50 anni faccio il nonno di un nipotino di 1 anno e le emozioni si rinnovano. Impagabili… Bellissime.
Dico a tutti i papà… Nn spaventatevi. Rinunciate a tutto ma nn al tempo coi vostri figli. Il difficile ahimè nn è l’inizio. Li e dura fisicamente.. L’adolescenza è la fase peggiore. Li iniziano i problemi che nn sai più gestire. Ti senti inutile… Ma ne vale SEMPRE la pena. Perché tutto si risolve se hai seminato bene.
Grazie infinite Roberto per aver condiviso la tua testimonianza! Sono sicura che sarà d’ispirazione per tutti i genitori, mamme e papà. 🙂 A me è di sostegno : mi conforta nelle piccole scelte di ogni giorno. E speriamo di stare seminando bene…