Il potere di scegliere

Tu non lasci mai che siano i bambini a scegliere, vero?

Probabilmente ti è capitato almeno una volta nella vita di trovarti in una situazione in cui non avevi scelta o controllo. Ingorgo stradale. Treno o aereo cancellati all’ultimo momento. Ammalato proprio il giorno in cui dovevi partire in vacanza. Quella frustrazione.. Poi, ci sono i tuoi figli. Crisi di rabbia a non finire. Esplosioni, pianti, urla. Tipico e normale comportamento dei bambini? Forse. E se la causa fosse che scegliamo sempre noi al posto loro? Fatti e misfatti sull’importanza di lasciar scegliere (almeno un po’) i bambini. Perché scegliere è così importante? Che cosa ci insegna l’atto di scegliere, a noi e ai nostri figli? 

bambini-scegliere-potere
scegliere ci dà potere

Voglio scegliere io! I bambini e la voglia di scegliere

La cena era pronta. Abbiamo chiamato i bambini e, come al solito, questo ha fatto scattare la domanda: “C’è della pasta?” Ora siamo italiani, è vero, ma continuo a credere che sia importante mangiare un po ‘di tutto …

No, tesoro, l’abbiamo mangiata ieri la pasta, e tu l’hai mangiata anche a pranzo a scuola.
Mamma!!! Lo sai che a me piace solo la pasta! E allora che cosa mangiamo?
Vieni a vedere

Mia figlia sembrava mezza triste, metà disgustata del salmone arrosto e degli spinaci saltati sul piatto. Le lacrime cominciarono a rotolare giù per le sue guance.

Io non lo mangio! Non mi piace!
Amore, non l’hai neanche assaggiato!
TU non capisci! Io LO SO che non mi piace! Tu vuoi che io lo mangi solo perché vuoi decidere per me ! Voglio scegliere io! Voglio mangiare quello che voglio!

Fermiamoci qui. Questa era una scena molto tipica di casa nostra negli ultimi mesi. Ogni volta che dicevo, soprattutto mia figlia, qualcosa che doveva fare (uscire di casa per andare al parco giochi, mettere la giacca, mettere un paio di scarpe o un maglione, mangiare qualcosa di diverso dalla pasta o dal cioccolato, e così via ) mi urlava contro in modo molto rabbioso una – o più – di queste frasi :

Vuoi sempre decidere tu per noi, non è giusto! Sono grande e posso decidere! Io voglio scegliere quello che voglio! Quando sarò grande abbastanza per scegliere?! Ci dici così solo perché vuoi scegliere tu!

Perché lo dico io! Scegliere, bambini, vuol dire detenere il potere..

Con mio figlio, è un po’ diverso. Certo che dice i suoi no alle cose, ma è più facile fargli cambiare idea, o spingerlo a un compromesso. Tutta questa lotta per il potere, questo problema dello scegliere, gli era sconosciuto.

Quindi la reazione di mia figlia mi ha colpito dopo un paio di volte; e all’inizio, la mia risposta è stata Sono più vecchia e ho più esperienza di te, sono tua madre, quindi decido io per te. Quando sarai grande, deciderai tu per i tuoi figli e simili risposte inutili.. È così perché lo dico io.

Ma sinceramente. A chi è mai piaciuto questo tipo di risposta dai propri genitori? Certamente non a me! Così, dopo un po’, mi ha infastidito questo posizionarmi come il capo autoritario, non è per me, e non mi sembrava giusto.

D’altra parte, non volevo che lei mi parlasse in quel modo.

Ma per un po’ di tempo, mi avvolgo nel tran-tran, lascio che le cose stiano come sono; roteando gli occhi e sospirando per queste spiacevoli reazioni. È una bambina volitiva, può essere utile per lei in futuro se impara a controllarsi.. Bla bla bla

Tuttavia, qualcosa non funzionava. Per prima cosa: sono io quella che dovrebbe insegnare ai miei figli come controllarsi. In secondo luogo, era molto stancante ed estenuante lottare per qualsiasi cosa!

E se io sono più paziente, mio marito non lo sopportava quando dovevamo discutere per tutto il weekend. Avevo bisogno di trovare una soluzione.

Quando scegliere, bambini, non è facile

Faccio un passo indietro. In particolare nell’ultimo anno, ho pensato a lungo e mi sono interrogata molto su questa faccenda dello scegliere … mentre stavo affrontando io stessa una scelta personale difficile. Perché ho sempre creduto che scegliere significhi rinunciare a qualcosa.

E alla fine ho capito che.. be’, non sono molto brava a prendere decisioni. Cerco sempre il compromesso, o la situazione dove posso salvare capra e cavoli, non rinunciare a nulla; e quando questo non è possibile, sono paralizzata e preferisco che qualcun altro decida per me..

Così posso sempre dire “Ho dovuto.., non è colpa mia! Non è stata una mia scelta!” Dimenticando che anche non scegliere, è una scelta.. inconsapevole.

Scelgo per essere insoddisfatta

Questo piccolo episodio lo riassume bene.. Una decina di anni fa, o forse più, non vivevamo ancora in Francia; siamo andati con un paio di amici in vacanza in bici nella Valle della Loira, per visitare i castelli.

Uno dei nostri amici ha un anno in più, ma festeggia il suo compleanno lo stesso giorno del mio, quindi spesso ci prendiamo gioco delle nostre somiglianze.

Eccoci qua, seduti in questo simpatico ristorantino francese, con un menù vario e interessante, e continuiamo a fare avanti e indietro tra tutte le diverse opzioni; i nostri partner hanno già scelto, e noi non siamo in grado di prendere una decisione, ci sono così tante opzioni.. Abbiamo dovuto ordinare di corsa puntando quasi a caso il dito.

Ovviamente, quando finalmente arriva da mangiare, siamo entrambi delusi e sentiamo di aver fatto la scelta sbagliata.

Perché mi è così difficile scegliere? Ma … E l’altra opzione? Voglio avere tutto e provare tutto! Cosa succede se cambio idea? Cosa succede se non sono soddisfatta della mia scelta?

Bambini miei, dovreste ringraziarmi per aver preso al vostro posto questo fardello dello scegliere! .. Mm-mm… Sto davvero insegnando loro una lezione utile?

Bambini e adulti, come ci fa sentire il poter scegliere?

Facciamo finta di aver prenotato un volo per partecipare al matrimonio di un caro amico. Ci siamo presi un paio di giorni di ferie, organizzato tutto e aspettiamo felicemente all’aeroporto che annuncino il numero del gate. All’improvviso appare la temuta scritta: “Volo cancellato“.

Siamo basiti e increduli. Ci dev’essere un’altra soluzione, no? Ci daranno un posto nel prossimo volo! Ma no. Il prossimo volo è tra 3 giorni. Il matrimonio sarà bell’e finito. Pensiamo a tutte le possibilità, ma non c’è modo di farcela.

Come ci sentiamo? Molto probabilmente stressati, arrabbiati, frustrati e impotenti .. anche tristi, perché ci aspettavamo qualcosa di totalmente diverso, e perché ci perderemo qualcosa che ci sembrava importante.

Questa è la sensazione che proviamo quando qualcun altro decide per noi o quando non abbiamo scelta sulle nostre vite. È stato scoperto che scegliere riduce il livello di stress (leggi: cortisolo), riducendo anche l’ansia e i pensieri negativi.

Spesso identifichiamo il poter scegliere con la libertà; e biologicamente ci fa sentire bene. Quando imponiamo qualcosa ai nostri figli, si sentono come noi mentre immaginavamo quel volo cancellato.

Inoltre, fare una scelta significa anche assumersi la responsabilità delle sue conseguenze. Ora, essere responsabile è un valore che voglio assolutamente trasmettere ai miei figli. Eppure, nella nostra vita di tutti i giorni, tendo ad agire per loro… Sono ancora piccoli, hanno bisogno di imparare. Io sono responsabile per ora.

scegliere aiuta
scegliere aiuta

Scegliere e un approccio della disciplina positiva

Quindi, per alcuni mesi, stavo affrontando questo dilemma su come affrontare la lotta di mia figlia per il potere e avere un ambiente domestico più calmo.

Mi sono imbattuta in alcuni corsi online, che sembravano interessanti; quindi l’ho reso uno dei miei obiettivi estivi e mi sono iscritta a un corso in francese sulla disciplina positiva.

I principi fondamentali della disciplina, per quello che ne sapevo, erano bene in fase coi miei valori; ma ero un po’ scettica, timorosa di spingermi troppo verso uno stile permissivo che avrebbe potuto portare mio marito a prendere quello autoritario.

Invece, sono stata felice di notare che il processo di definizione delle regole ne costituisce una parte importante.

Quando lasciar scegliere i bambini? Dipende da come ti senti tu..

Ad un certo punto del corso, mi viene presentato questo interessante approccio: quale emozione scatena in te il comportamento indesiderato del tuo bambino? La tua reazione dovrebbe dipendere da questa emozione. Sto sintetizzando, ma suonava molto strano e tuttavia affascinante.

Quando mi sento arrabbiata o sfidata dal comportamento di mio figlio (che è stato il mio caso per la maggior parte del tempo) : l’obiettivo speculare del bambino è cercare il controllo, perché crede di esistere solo quando ha il controllo su ciò che sta accadendo.

La mia risposta dovrebbe essere : offrirle una scelta.

E per poterlo fare, devo prima accettare questo. Non posso costringere i miei figli a fare quello che voglio.

È difficile! Perché sono circondata da messaggi apparentemente contrastanti : i bambini devono imparare che esiste un’autorità e che non possono sempre fare come vogliono. Come far loro interiorizzare l’utilità del rispettare certe regole, non per costrizione ma per adesione?

Consigli pratici sul come far scegliere i bambini

Volevo comunque provare. Perché, come abbiamo appena visto, e come tutti noi abbiamo vissuto, la sensazione di impotenza non è piacevole. L’aumento di cortisolo nei nostri figli innesca tutti quei comportamenti inspiegabili che non ci piacciono..

Aggressività, sfida, o paralisi per nominarne alcuni. Proprio come reagiremmo noi se fossimo davvero in quell’aeroporto.

Ecco alcuni dei consigli offerti :

  1. offrire una scelta limitata durante una situazione conflittuale : Vedo che sei arrabbiato! Quando avrai lavato i denti, preferisci che leggiamo questa storia o quest’altra?
  2. ridirigere verso qualcosa di utile : se sbatte le mani contro l’armadio per prendere qualcosa ma non ci riesce, possiamo dire Vedo che hai delle braccia fortissime! Potresti allora aiutarmi : devo spostare questa scatola pesante e non ci riesco da sola. Avrei proprio bisogno della tua forza !
  3. programmare ogni giorno del tempo da soli con nostro figlio
  4. durante una conversazione in famiglia, chiedere il suo consiglio per trovare una soluzione al comportamento in questione
  5. invece di concentrarci su quello che il bambino dovrebbe fare, quando presentiamo una regola mettiamo in evidenza quello che faremo NOI se la regola non viene rispettata : per esempio, ogni sera butterò via i giocattoli rimasti a terra; o Laverò solo i vestiti che sono nel cesto dei panni sporchi; e poi attenercisi.

L’approccio “love and logic®” : dare sempre una scelta ai bambini

Qualcosa non funzionava come avrebbe dovuto. Ho introdotto alcune regole basandomi sulle mie reazioni, e sta andando molto bene. Ma sull’offrire una scelta…? Non andavo fino in fondo.

Spesso mi trovavo a corto di idee su quale scelta dare sul momento; e quando provavo a ridirigere l’attenzione, mia figlia si arrabbiava ancora di più. C’era qualcosa che non andava!

Durante il corso per genitori, mi è stato presentato un punto di vista leggermente diverso. Questo corso si basa sul metodo “Love and Logic“, un marchio di Jim e Charles Fay, americani.

La frase di apertura del corso di quel giorno era:

Più condividiamo il controllo, più controllo abbiamo. Meno controllo condividiamo, meno controllo abbiamo.

L’ho appesa al frigo. Tanto per essere sicuri.

Pianificare è fondamentale

La differenza rispetto all’approccio della disciplina positiva che ho imparato? L’importanza di prepararsi in anticipo. L’ideale sarebbe elencare tutte le situazioni potenzialmente problematiche e trovare per ognuna due opzioni da offrire ai miei figli. Entrambe le opzioni devono andarmi bene. (Il sito offre alcuni esempi pratici qui.)

Cereali o biscotti? Maglietta blu o nera? Le scarpe le metto io o le metti tu? eccetera.

La cosa più importante: farli scegliere PRIMA di ogni lotta o resistenza. E usare la parola “scelta” o “decisione” o “responsabilità” il più spesso possibile.

Ha fatto tutta la differenza! Ed è come un allenamento: ora che li faccio scegliere spesso, è più facile che i bambini siano accomodanti quando ho davvero bisogno di decidere qualcosa io.

Quando impiegano troppo tempo a decidere, scelgo io. Questo ovviamente li fa infuriare.. Ma insegna loro che devono decidere per se stessi nella vita, altrimenti gli altri decideranno al posto loro. E non gli piacerà.

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Troppa scelta?

Poter scegliere fa sempre bene?

Scegliere è un elemento fondamentale di libertà; ma scegliere a volte è difficile. Probabilmente è una buona ragione per allenare presto i miei figli: le conseguenze di una cattiva scelta non sono ancora così drammatiche.

Credo che in parte, ciò che rende questo processo così difficile sia che siamo abituati ad avere così tante opzioni tra cui scegliere! Questo è anche il motivo per cui è bene dare ai nostri figli solo 2 opzioni per iniziare l’allenamento.

A volte mi sembra che la pressione della nostra società a essere perfetti sia enorme : Hai così tanta libertà, puoi scegliere tra infinite possibilità, essere chi vuoi! Non puoi che essere perfetto; non hai alcun diritto di sentirti triste o insoddisfatto; questo sarebbe inaccettabile.

Vita perfetta e costante soddisfazione dei nostri desideri.

Ti consiglio questo video a riguardo :

Scegliere come modo per esplorare i propri bisogni

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Scegliere in modo filosofico

Durante quella famosa lezione per genitori, ci è stato chiesto di elencare le nostre classiche situazioni conflittuali. Quella che subito mi è venuta in mente era questa : prepararsi la mattina.

Siccome la mattina presto scrivo, spesso non sono pronta in tempo come vorrei quando vado a svegliare i bambini. Quindi finisce che siamo in ritardo e chiedo a mia figlia di vestirsi o lavarsi i denti da sola.

Niente da fare; vuole restarmi appiccicata come una cozza allo scoglio, e che la prepari io. A volte mi fa impazzire.

Immaginavo che la causa fosse la gelosia per suo fratello, che devo ancora aiutare.

Potrebbe essere un buon esempio mettere in pratica la strategia del far scegliere? Chiedo.

Ha bisogno di te..

La risposta che ho ricevuto mi ha illuminato : Probabilmente lo sta facendo perché ha bisogno di più tempo da sola con te. La tua attenzione esclusiva. Potresti chiederle se preferisce averti con sé per prepararla al mattino, o per fare una’attività insieme nel corso della giornata. E attenta a restare fedele all’impegno se lei sceglie quest’ultima opzione!

Avrebbe dovuto saltarmi agli occhi, essermi evidente! È vero che, sebbene cerchi di passare più tempo che posso coi bambini, siamo quasi sempre tutti insieme.

Mi ha colpito che in effetti, le mattine in cui accompagno solo mia figlia a scuola da sola, impiega la metà del tempo senza lamentarsi…

Offrirle una scelta in modo strategico ci ha salvato entrambe da potenziali conflitti e le sta insegnando ad assumersi la responsabilità delle conseguenze delle sue scelte

Scegliere quando non c’è un’opzione migliore

Dovrei andare all’università? Quale? Dovrei lasciare il mio lavoro per una posizione insicura ma più appassionante altrove? A volte, non c’è una soluzione evidente.

Nella mia vita, sono sempre stata più propensa ad accantonare il mio lato emotivo e ad andare con la scelta più razionale e logica. In questo modo, avrei potuto dirmi: è una scelta migliore per queste incontrovertibili ragioni.

Ma a un certo punto ho capito che questo modo di pensare ed agire non mi rendeva affatto felice. E, peggio di tutto, mi faceva sentire impotente. Come “Non ho scelta, devo stringere i denti e essere forte”. Non è giusto, ma è così che vanno le cose, che ci vuoi fare? Le cose buone sono per gli altri.

Leggendo il libro di Marshall Rosenberg sulla Comunicazione non Violenta, sono incappata su un suggerimento che mi ha colpito. Provate ad eliminare dal vostro vocabolario ogni tipo di espressione di dovere “Si deve”, “Dovrei”, “Ho dovuto” e sostituirlo con “Scelgo“. “Ho scelto di accettare questo lavoro” anziché “ho dovuto farlo”. Interiormente, ti fa assumere la responsabilità delle nostre azioni. Ho provato .

E solo così, attraverso le sensazioni che le mie parole hanno suscitato, ho capito il vero legame tra scelta, libertà e responsabilità.

Scegliere per riconoscere chi siamo

Ammettiamolo, a volte le opzioni che abbiamo sono ugualmente buone, ma una ci farà sentire meglio. E scegliere invece di lasciare che altri scelgano per noi, ci ridà piena forza e legittimità.

Le scelte non sono sempre facili e buone contro cattive, hanno solo conseguenze diverse e diversi valori a loro associati. Quando sono in grado di creare la ragione che spiega la mia scelta, mi definisco nella mia scelta.

Ecco come ne parla la filosofa Ruth Chang:

È qui, nell’ambito delle scelte difficili, che abbiamo il potere di creare ragioni per noi stessi per diventare le persone speciali che siamo.

Cosa ne pensi? Affronti anche tu le stesse lotte con i tuoi figli? Hai provato a dare loro una scelta? Facci sapere com’è andata!

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Fonti, riferimenti, approfondimenti

Ecco un elenco di siti, libri e articoli consigliati o da cui mi sono ispirata!

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