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Aiuto sono incinta! Piccola guida ai cliché della gravidanza

Test di gravidanza : positivo. E adesso?! Invasione de emozioni di ogni tipo; consigli, credenze varie accompagnano le ondate di tutti i cambiamenti che si presentano. Cosa bisogna aspettarsi? Per aiutarvi a districarvi, ecco una piccola guida ai cliché della gravidanza.. partendo dalla mia storia personale.

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Dovremmo avere un bambino?

Cliché della gravidanza – #1 : Coppie : bisogna fare un bambino (o no?)

Come si decide se e quando avere un figlio? Al giorno d’oggi, non costituisce più un dovere sociale, è ancora accettato che una coppia decida in coscienza di non averne.. O di aspettare.

I fattori culturali possono avere una forte influenza. E penso anche che le ragioni dietro questa scelta, così come i valori e le immagini che associamo, talvolta inconsciamente, alla gravidanza e all’essere genitori, influiscono un po’ sulla maniera in cui vivremo poi questo momento (i nostri cliché della gravidanza).

Del nostro gruppo di amici, siamo stati tra i primi ad avere un figlio, mentre in Francia eravamo perfettamente dentro la media.. (e il tasso di natalità conferma in effetti questa differenza : in Francia è il più elevato tra i paesi dell’U.E., in Italia il più basso; la media d’età delle donne italiane al primo parto è anch’essa la più alta in Europa ) Perché? Quali sono le ragioni profonde dietro questa scelta?

Fattori socio-economici, culturali, investimenti dei vari Stati per sostenere le famiglie e facilitare la ripresa dell’impiego da parte dei genitori.. tutto questo merita un articolo a parte!

Cliché della gravidanza – #2 : Giochi di bambina

Quando ero bambina e giocavo con le Barbie, non ero molto originale: le mie storie di Barbie e Ken li vedevano sempre innamorarsi, sposarsi, possibilmente vivere in un castello e avere molti bambini. Di tanto in tanto litigavano, ma niente di serio.

Il mio libro preferito era “Le Piccole Donne”; e volevo essere come Jo: essere amata dal suo professore, fondare una scuola con alloggi per bimbi soli e vivere con una dozzina di bambini. Ero piccola, non mi chiedevo perché tutto questo mi attirasse..

I miei occhi brillavano con questa visione idilliaca della felicità, senza altre complicazioni, né pragmatiche né filosofiche.

Crescendo, una paura primordiale ha fatto capolino : cosa succede se non trovo il mio professore? Come posso far dipendere il mio sogno più grande da qualcun altro? devo trovare un altro sogno! E poi, devi essere indipendente, per guadagnarti da vivere ..! Tutti questi pensieri sono venuti dopo.

Cliché della gravidanza – #3 : Felicità

Tuttavia, quel giorno, un martedì mattina alle 7, 6 anni fa, ho letto il risultato positivo del mio test di gravidanza .. E per un momento, questo momento che precede tutti i pensieri razionali e le emozioni conseguenti, ho vissuto in pienezza. Un traguardo, una felicità assoluta.

Un secondo. Ma se mi concentro molto intensamente, lo sento ancora profondamente dentro di me.

Poi c’era l’incredulità, e poi la paura, l’agitazione. Cosa fare? A chi lo devo dire? Come si fa? Ero mezza malata a causa di un raffreddore, la giornata di lavoro era catastrofica e nascosi questo segreto in me, un sorriso interiore inebetito.

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Un instante di gioia

Non crediate che tutto sia stato paradisiaco! Stiamo parlando del primo giorno 🙂 Ora che posso guardare la cosa da una certa distanza, trovo che la gravidanza prepari abbastanza bene per la vita dei genitori subito dopo. Ad esempio, ci prepara ad andare dal medico ogni due minuti.

Cliché della gravidanza – #4 : I dottori

Prima di quel famoso martedì, conoscevo a malapena il mio dottore. Penso di averlo visto forse due volte in due anni? Improvvisamente, avevo costantemente appuntamento dal dottore. Tutto ciò accade a poco a poco, per darti un altro po’ l’illusione del controllo sulla situazione.

Ad un certo punto, mi sono ritrovata da ragazza senza rughe e con del tempo da riempire (per dire: avevamo persino insegnato al nostro micio a sedersi e saltare a comando ..) a dover tenere un’agenda. Fisioterapia per il mal di schiena due volte a settimana, esami del sangue più ginecologo una volta al mese, e poi il corso di preparazione al parto, e poi l’ecografia, il test della glicemia (su questo, non ho intenzione di dirvi nulla, giusto per lasciare una piccola sorpresa!)

E dentro di me, mi dicevo :”Tieni duro, ancora qualche mese!” Incredibile no? Come ci si possa sbagliare!

Cliché della gravidanza – #5 : Una gravidanza collettiva

C’è un’altra cosa che mi affascinava. Non appena la mia pancia divenne visibile, molte persone sconosciute attaccavano bottone con me. In strada, al parco, in palestra … La mia pancia era troppo grande o troppo piccola; mangiavo troppo o non abbastanza; Non avrei dovuto andare in bici, o al contrario, benissimo avrei dovuto farne di più!

Tutti si sono sentiti liberi di condividere i loro commenti con me – e ho pensato che fosse fantastico, un modo per riunire le persone. Mi sono persino fatta delle amiche in questo modo.

Quello che trovavo incredibile era il numero infinito di teorie e opinioni su tutto ciò che riguarda gravidanza e bambini: cosa mangiare o evitare; il peso che bisognerebbe prendere; lo stile di vita da tenere; quanto avrei dovuto dormire (per recuperare il sonno che avrei perso poi .. come se si potesse fare un serbatoio del sonno!) Assolutamente affascinante.

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La pancia

Una sera, me lo ricordo ancora, mi sono imposta di andare alla mia lezione di teatro (seguivo, a quel tempo, una lezione di improvvisazione teatrale … ma non appena i segni della gravidanza diventavano più evidenti, avevo sempre più problemi ad arrivarci).

In breve, malgrado la mia stanchezza dopo il lavoro di una giornata, il mal di stomaco eccetera, sono andata. Ho incontrato una signora del corso sulla quarantina, e abbiamo fatto un pezzo di strada insieme.

Fu sorpresa dalla mia pancia e mi disse, molto sinceramente, come trovasse la gravidanza un momento magico. (Che è vero di per sé). Ma ero piegata in due tra mal di stomaco e mal di schiena, e probabilmente volevo solo essere compresa nella mia angoscia..!

Cliché della gravidanza – #6 : La pancia

Il corpo diventa qualcosa di estraneo, noi ne siamo più padroni. Da un lato, è facile da immaginare, tutto cambia e abbastanza velocemente. I seni si gonfiano (un lusso per me, visto il punto di partenza!), lo stomaco lotta per funzionare come prima. Bruciori, e poi non vogliamo le stesse cose di prima..

Non ci potevo credere: a due mesi di gravidanza, era la stagione delle castagne. Ora, io ho sempre adorato le castagne. Ma davvero, potevo mangiarne a chili.

E lì, tutta felice, le compro al mercato, le arrostisco .. E poi ne assaggio una .. Nausea. Niente da fare. Provo una seconda volta … Niente. Ho dovuto evitarle per tutta la stagione. E questo mi infastidiva vedete?

Perché, nella mia testa, erano deliziose, ma il mio corpo le rifiutava. Viceversa con altre cose … Un po ‘come se il mio corpo e la mia testa non facessero più parte di una stessa entità.

La pancia inizia a gonfiarsi, e poi, improvvisamente, iniziamo a sentirla muoversi. Un po’ come quando non si digerisce bene e l’intestino gorgoglia.

Avevo chiamato il mio bebè piccolo Alien (non sapevamo ancora il sesso) perché in realtà, avevo l’impressione di essere abitata da un altro essere (il che era vero …)

C’erano movimenti e rumori .. Ricordo che intorno ai 6 o 7 mesi di gravidanza, ho iniziato a sentire dei colpi regolari e ritmici. Ho passato mesi a chiedermi cosa fosse, fino a quando ho capito che si trattava del singhiozzo del bebè. Incredibile no?!

Cliché della gravidanza – #7 : Tutto è magnifico

Voglio dire, posso descrivervi tutto questo nel dettaglio e parlarne per giorni; ma non c’è nulla che ci prepari a viverlo!

Quante differenze, non troverete due donne che raccontino le loro esperienze allo stesso modo.

Penso di avere avuto una fortuna straordinaria. Vedete, mi sono sempre immaginata mamma. Forse la società, forse la biologia, forse sono nata così, poco importa. Tuttavia, non ho dovuto aspettare anni per diventarlo. è stato abbastanza rapido.

Quindi, non me ne sono preoccupata, non ho letto molto, anzi forse niente di niente. Ho vissuto la gravidanza abbastanza serenamente, scoprendola man mano che si manifestava; con i suoi lati positivi … e anche i negativi.

Probabilmente, oggi non sarebbe lo stesso. Forse, avrei cercato di confrontarla con le mie aspettative (come la mia amica Ichiko, se avete letto la sua storia).

Non avevo iniziato a leggere i miei libri di psicologia, lo sviluppo del bambino, e così via (cosa che rimpiango un pochino, ma ognuno fa il suo percorso). Ero ingenua, e a volte mi sentivo un po’ presa alla sprovvista..

Cliché della gravidanza – #7 : Genitori uniti di fronte alla nuova sfida

Quando ci preparavamo al parto, eravamo con altre coppie; anche lì c’era una varietà di atteggiamenti. I preoccupati, gli zen, gli amanti dei gadget..

C’erano alcuni che non volevano sapere niente di cosa sarebbe successo durante il parto. Ne avevano paura e preferivano le linee guida generali.

E, naturalmente, quelli che volevano vedere tutte le possibilità, minuziosamente. Quelli che avevano già comprato il cestino della spazzatura che mette sotto vuoto i pannolini. Ognuno si stava preparando a modo suo, è questo che è speciale.

Una sera, ricordo, abbiamo iniziato a leggere insieme l’elenco delle cose che la clinica ci suggeriva di portare per il parto. Una lista che mi sembrava enorme! E poi, piena di parole che non sapevo in francese .. Che cosa era una gigoteuse?! E a cosa poteva mai servire un brumisateur?

Ricordo la mia disperazione, quando nemmeno il mio dizionario francese-italiano mi dava risultati. Fortunatamente, in quel periodo, mio marito era diventato amico di un collega che aveva appena avuto un figlio e che ha potuto illuminarci!

Ma come descrivere questa leggera ansia che ti prende quando un intero gruppo parla con cognizione di causa di qualcosa che a te sfugge completamente ?! Era lo stesso con i nomi dei farmaci e delle creme .. Ero totalmente persa!.

Così come quando il mio capo di allora ha iniziato a chiedermi se volevo allattare. Mi ha fatto questa domanda molte volte e davvero non capivo se voleva essere impertinente, se voleva prepararsi a un’estensione del congedo, o se era veramente interessato a me e alla mia bambina. ..

Mi sentivo come se mi mancassero alcuni codici e come se le mie scelte fossero pronte per essere valutate.

È questo alla fine :

non appena viene annunciata la gravidanza, ognuno si permette di dare le proprie ipotesi basate sull’interpretazione dei comportamenti intravisti, e di determinare così quale tipo di genitore sarai; e soprattutto, se sarai in grado di fornire alla società un bambino che diventerà un adulto “utile”, o se sarà uno spreco.

L’apoteosi delle discussioni, durante la mia stessa gravidanza, era intorno all’epidurale. (Nota: dico tutto questo in un tono un po’ divertito, perché anch’io non sono immune, e trovo questo aspetto dell’umanità molto interessante! Perché il confine tra la dimostrazione di un sincero interessamento e il giudizio a prima vista a volte è abbastanza sottile.)

Cliché della gravidanza – #8 : Il parto naturale

Epidurale quindi. In Italia, a seconda dell’ospedale e delle sue risorse, non è sempre possibile. Secondo le statistiche che ho trovato,  si va dal 77% delle donne che in Francia partoriscono con l’epidurale, a meno del 10% nel sud d’Italia (i dati cambiano molto in base alle regioni).

In Francia, si può scegliere, e si fa una visita in anticipo con un anestesista. Ho incontrato diverse mamme che ne erano assolutamente contrarie, per ragioni diverse ma nel complesso perché volevano un parto più naturale possibile. Ma ho anche avuto l’opportunità di parlare con donne che hanno chiesto il taglio cesareo proprio per paura del parto naturale..

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Un’epidurale

Le paure profonde nascoste dietro tutto questo.

Io non avevo idea del dolore che avrei potuto provare;  mi sono detta che avrei preferito arrivare al momento fatidico in “buone condizioni”. Se possiamo evitare di soffrire e ottenere lo stesso risultato, perché no?

Per raccontare davvero la storia fino alla fine, al momento del travaglio, mia figlia era bloccata in una posizione che mi faceva molto male alla schiena. Non erano nemmeno le contrazioni; il dolore era costante e intenso. Avevo appena iniziato, e già, non ne potevo più! Erano circa le 2 del mattino.

Non appena è comparsa l’infermiera, le ho chiesto l’epidurale. Mi ha guardato dalla porta senza avvicinarsi, e poi: “Ci sono, ovviamente, modi per lenire il dolore. Ma prima di tutto, devi compiere questa via di accettazione del dolore, lascia che entri in te. Ci vediamo tra qualche ora.”

COSA??? Non sapevo se ridere o piangere. No ma, ti assicuro, il dolore l’ho accettato, l’ho lasciato proprio entrare, se tu potessi liberarmene ora .. Ma niente da fare, ho dovuto aspettare 2-3 ore .. Alle 5 del mattino, che sollievo addormentarmi un po’ (mia figlia è nata alle 9).

Aveva ragione l’infermiera? O aveva solo troppo lavoro per prendersi cura di me in quel momento? Pensava davvero che avrei dovuto soffrire un minimo, perché altrimenti, che tipo di parto sarebbe stato? Mistero.

Cliché della gravidanza – #9 : L’esattezza delle nostre scelte

Perché ci sentiamo obbligati a giudicare tutti quelli che non fanno ciò che ci aspettiamo, specialmente quando si tratta di bambini? forse, nel giudicare le nostre differenze, cerchiamo di confermare la correttezza di ciò che facciamo.

Come se ci fosse una dualità tra giusto e sbagliato, e che diversi modi di fare e di comportarsi non potessero coesistere in questo mondo. Questo potrebbe essere il motivo per cui la differenza ci spaventa .. non essere d’accordo con il nostro modo di vedere le cose non significa un rifiuto o un disamore verso la nostra persona. Ma tant’è..

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Zen?

In ogni caso, se posso trarre conclusioni utili per coloro che vorrebbero diventare genitori: ironia e zenitudine. Non c’è bisogno di controllare tutto, ci sono così tante varianti e possibilità! Ma se osservate con sufficiente leggerezza, vivrete molte situazioni che vi faranno sorridere. E poi, lo stress nuoce al bebè, per cui.. 😉

Quali sono o sono state le tue paure legate alla gravidanza e al parto? Quali cliché hai trovato?

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