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Come fare se i tuoi bambini litigano sempre? La risposta che non ti aspetti

Come puoi fare quando i tuoi bambini litigano sempre? Si battibeccano su tutto. Ogni minima cosa.
Alzano la voce, se non le mani.

E tu non sai più come fare per farli andare d’accordo…

Suona vagamente familiare?

Vediamo allora La chiave fondamentale da cui partire per comprendere e ridurre le litigate, i bisticci e i battibecchi tra i tuoi figli.

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Entriamo in casa e dopo esattamente 27 secondi e mezzo, stanno già discutendo… Su chi:

  • ha la ciotola blu per la merenda;
  • varca per primo la porta del bagno per lavarsi le mani;
  • si è lavato meglio le mani;
  • decide per primo il gioco o l’attività da fare insieme;
  • si siede a destra della mamma e chi a sinistra (perché da un lato siamo più vicini e poi mi siedo sempre io là).

Se possibile, qualsiasi – e dico qualsiasi – gesto, sguardo e parola potrà essere usato contro di voi dai vostri figli come ragione per sentirsi trattati diversamente dal fratello o dalla sorella.
Un primo elemento che mi sembra fondamentale per poter parlare di come affrontare queste divertentissime e piacevoli situazioni è il seguente:

Lasciamo che i nostri figli si detestino, se lo desiderano

Mi spiego meglio.

Certo che non vuoi permettere che i tuoi creaturi si facciano male apposta, e certamente vuoi incentivare la collaborazione e un buon rapporto tra loro.
Però, facciamo un attimo l’esercizio.

Facciamo finta che il tuo compagno o la tua compagna un giorno arrivi e ti dica:

“Tesoro, ho una magnifica notizia! Tra qualche tempo la nostra famiglia si ingrandisce, potrai condividere la camera con questa nuova compagna o compagno che ho scelto. Vedrai, potremo fare un sacco di cose insieme, potrai aiutarmi ad occupartene, sarà bellissimo. Devi volergli o volerle bene! Sii gentile sarete compagni per la vita!”

Quanta voglia avete di scuotere furiosamente il compagno e l’aggiunta?

Altro esempio sul mondo del lavoro: il vostro capo vi annuncia che dalla settimana seguente, non sarete più l’unico responsabile del progetto cui lavoravate come capo da mesi. Come la prendete? Dipende da come il capo ve la butta giù.

Facciamo finta che sono io il capo, e vi dico:

“Guarda Francesca, onestamente hai fatto un ottimo lavoro, anzi non so come tu abbia fatto da sola a gestire questa mole di lavoro.

Proprio grazie ai tuoi sforzi il progetto ha acquisito rilevanza per l’azienda e ci hanno allocato un budget supplementare che ci permetterà di prendere una risorsa in più per aiutarti.

Capisco che finora sei stata l’unica responsabile e quindi anche l’unica a cui attribuire gli incredibili meriti della cosa, e quindi vorrei intanto che tu sapessi che ne siamo tutti consapevoli; ci tengo a sottolinearlo perché tu possa sentirti libera di venire da me per condividere dubbi, reazioni, perplessità, e perché veda il vero intento che è avere del supporto in più.”

Quanto più vi sentite incoraggiati ad andare d’accordo e ad includere e accettare questa persona, se vi è dato il permesso di esprimere il vostro disaccordo, o anche semplicemente di dire che questa persona non la volevate? Se vi sentite capiti nell’esprimerlo?

A volte i bambini fanno queste esternazioni tipo

“io non lo volevo un fratello! Lo butto giù dalla finestra!”

Ascoltare per capire anziché per reprimere farà già una buona fetta del lavoro per prevenire poi gli scoppi di gelosia.

Non è obbligatorio che i bambini si vogliano bene. Che si rispettino sì, ma non per forza che si amino alla follia, per quanto tutti noi ce lo augureremmo per loro. Sa lasciamo questo tentativo di controllo, paradossalmente sarà più facile.

Quindi esercizio numero uno:

resto in ascolto, cerco di capire il bisogno dietro il comportamento.

Detto questo, abbiamo ancora Marco e Francesca che si danno le botte per la tazzina blu.

Qual è la nostra prima reazione?

“Basta Marco dare fastidio a tua sorella, la tazza l’aveva prima lei e tu puoi avere quella rossa, che sei più grande e ancora stai a dare importanza a queste cose!”

Non vi preoccupate ci siamo passati tutti, vi assicuro che uscirne si può.

Capire le dinamiche di gelosia come vi ho raccontato poco fa è super importante per mettersi davvero nei panni dei vostri bambini e percepire che la loro interpretazione è a volte molto lontana dalle nostre intenzioni, ma che se noi prendiamo parte per uno o per l’altro non faremo che rinforzarla, anche senza volerlo.

Facciamo che io sono Marco e voi la mamma.

Se mi convinco che vuoi più bene a Francesca perché quando sei venuta a prenderci a scuola l’hai salutata per prima e le hai sorriso, coverò questo rancore verso di lei che mi porta via l’affetto della mamma, e alla prima occasione cercherò di avere la rivincita con qualsiasi cosa.

Ma se poi prendi le sue difese, allora vedi che avevo ragione? Il mio risentimento, il mio scoraggiamento aumenta.
Come fare per restare neutri? A volte se siete fortunati semplicemente ignorare il litigio e andarvene potrebbe sciogliere le ostilità.

A patto, poi, di riprendere il discorso in un momento di calma, per dare a entrambi i bambini un’opportunità di spiegarsi e di esprimere il loro punto di vista, ed evitare che si instauri la percezione che “l’ha vinta il più forte”.

Potete anche allontanare:

  • L’oggetto della discordia
    I fratelli tra loro

Ma con frasi neutrali:

“Potrete tornare a giocare col trenino non appena avrete trovato una soluzione, e se avete bisogno di me per trovare delle idee, sono di là in camera”

L’obiettivo è insegnar loro, gradualmente e nel tempo, delle strategie efficaci per tornare alla calma e risolvere insieme il problema

Note e risorse

Se ti interessa l’argomento, ti consiglio:

🌻 il workshop di approfondimento per vedere come fare a instaurare un clima di collaborazione anziché di rivalità

E leggere:

🌻 5 Idee per rituali in famiglia (e altrettanti segreti che li rendono importanti!)
🌻 10 Frasi Alternative a Minacce e Punizioni da Usare coi Bambini

🌻 Fratelli, nel bene e nel male di Generazione Positiva ​

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