5 ragioni per non crescere un bambino bilingue titolo

#5 motivi per cui non far crescere il tuo bambino bilingue

Tu o il tuo partner venite da un altro paese? O forse, hai sempre avuto difficoltà a imparare le lingue a scuola; adori viaggiare, e vorresti che tuo figlio possa sentirsi più a suo agio o avere una marcia in più per il mercato del lavoro? Ti stai chiedendo se crescere un bambino bilingue, ma non sai se è una buona idea, e da dove cominciare? I nostri figli sono nati in Francia. Noi però, a casa parliamo solo italiano.. E ho cominciato a preoccuparmi: creerà mica problemi a mia figlia? Si integrerà facilmente? Ho scoperto  che non sono la sola a farmi queste domande! Se vuoi saperne di più.. Diamo un’occhiata a miti, verità e suggerimenti sul perché e sul come (non) si dovrebbe crescere un bambino bilingue.

#1. Crescere un bambino bilingue? Ma gli permetterà di parlare con più persone!

La maggior parte dei nostri parenti più stretti parlano solo italiano. Nella città in cui viviamo attualmente, la maggior parte delle persone parla solo francese. Quindi non c’era altra opzione: i bambini dovevano imparare entrambe le lingue.

Naturalmente, se la famiglia del tuo coniuge proviene da un paese diverso, ma tu non li sopporti e preferiresti evitare qualsiasi relazione, non crescere assolutamente un bambino bilingue. Dimentica tutto sulla loro lingua, le loro origini, i loro gusti culinari. Probabilmente ti odieranno per sempre, e sarai sicuro di non rivederli mai più.

Oppure: se vuoi che tuo figlio rimanga incollato al tuo fianco per i prossimi 30-40 anni, con la paura di lasciare il paese dal timore di non capire tutte quelle persone strane che producono quei suoni orribili, per favore non lasciare mai che tuo figlio senta nient’altro che la tua lingua. Niente viaggi, niente musica, niente film stranieri. Che poi comunque, cosa ci sarà mai di bello e interessante  fuori dal paese?

Mito: crescere con più di una lingua creerà solo confusione nella sua testa

A un certo punto, quando mia figlia aveva circa 15 mesi, mi sono messa in testa di insegnarle un po’ di inglese. Così, ho iniziato a parlarle in inglese quando la andavo a prendere in asilo.

Parcheggiavo la bici nel locale apposito ai piedi del condominio, e cominciavo:

“Let’s go home! Did you have fun today? Ok, 1, 2, 3, hop! Let’s run upstairs! “

La prima volta, deve avermi fissato con sguardo interrogativo. Poi, ha cominciato ad arrabbiarsi con me per un simile tradimento.

Le mie certezze iniziarono a vacillare: forse mi aspettavo troppe cose da lei. Già sta imparando l’italiano a casa, il francese a scuola; e ora la sua pazza mamma inizia a emettere strani suoni senza senso..

Mi sentivo un po’ stupida e in colpa, e dopo pochi giorni, ho gettato la spugna e lasciato perdere. La verità è che ha finito per imparare entrambe le lingue bene; e quando ci siamo trasferiti temporaneamente in Germania, ha finalmente imparato anche l’inglese, e ora è disposta a parlarci in inglese anche a casa. Non è per niente confusa: sa perfettamente quale lingua usare e quando !

Sto travolgendo mio figlio quando alziamo un bambino bilingue
Sto sconvolgendo mia figlia?

Verità: i bambini differenziano facilmente le diverse lingue che imparano

Il motivo per cui ho deciso di scrivere un articolo sul bilinguismo è che ho recentemente fatto un’intervista con un’amica bilingue australiana, Judith, dal titolo: “Perché non si parlano più lingue in asilo?”. (Puoi guardarla, in inglese, a questo link; vederne un mio riassunto in italiano qua; oppure ascoltarla qui)

 Judith ha lavorato introducendo il francese negli asili e nelle scuole materne per circa 20 anni, attraverso giochi, spettacoli, canzoni e diverse attività, e ora sta conducendo un progetto per sostenere gli educatori che parlano una seconda lingua nell’utilizzarla regolarmente con i bambini.

Nell’intervista condivide alcuni aneddoti curiosi sulla sua esperienza con i bambini multilingue. (E a proposito, puoi saperne di più sulla sua attività attraverso il suo sito Web e la sua pagina Facebook).

Non solo non si confondono mai su quale lingua dovrebbero parlare; sono in realtà quelli che memorizzano più velocemente nuove parole.

Quei bambini sono curiosi verso i diversi modi di nominare le cose; sono ansiosi di mostrare le nuove parole che hanno imparato; si divertono giocando con i suoni.

C’era un bimbo cinese di 2 anni, che parlava solo mandarino a casa, che in 6 mesi è andato in pari coi coetanei nell’apprendimento dell’inglese; e presto ha iniziato a giocare in francese durante la loro sessione settimanale.

O una bambina, padre olandese e madre spagnola: parlava entrambe le lingue dei genitori, a scuola si esprimeva perfettamente in inglese, e si divertiva, durante i tragitti in macchina, a fare gli indovinelli ai suoi : “Come si dice cane in olandese? E in spagnolo? E in francese? No!!! Sbagliato!!”

I miei figli hanno cominciato a chiedermi : “Mamma, quale lingua dobbiamo parlare con gli amici che vengono oggi a cena?”

E hanno sempre capito.

Psst! Da questa parte per restare in contatto !

#2. Il tuo bambino condividerà una cultura in parte diversa dalla tua

Il linguaggio trasmette inevitabilmente alcune delle principali caratteristiche di una cultura. Se sei scappato dal tuo paese, perché ti preoccupi?? Vorresti davvero condividere con il tuo bambino le tue tradizioni, le tue battute, le parole di tua nonna e forse anche le sue ricette segrete? Lascia perdere tutto e scavati una bella tana di tranquillo e sano conformismo!

Perché diciamolo, i bambini ci fanno così tante domande. Ti chiederanno: perché loro parlano in questo modo? E come si dice questo in tale lingua?

Tu dovrai rispondere. E spiegare qualcosa sulla storia del paese. Il suo sviluppo; la sua letteratura. Vuoi davvero un ragazzino di mentalità aperta?

condividendo le radici se si alza un bambino bilingue
Io che condivido la ricetta della pizza e le sue origini con la classe di mia figlia a scuola

Mito: un bambino bilingue non si inserirà mai completamente in nessuna delle culture che condivide

Questo dipenderà per lo più da come si sente tuo figlio. Se si sente considerato e accettato in entrambi i gruppi linguistici, sarà contento di essere parte di più di una comunità. Potrà, naturalmente, avere una “preferenza” per uno dei due gruppi (di solito la sua prima lingua).

Possono sorgere problemi per le minoranze verso le quali il paese di adozione ha un conflitto (diciamo una ex colonia verso la madrepatria) – dove l’individuo può sentirsi “indesiderato” in entrambi i paesi.

Ma in condizioni neutre, più culture il vostro bambino capisce, più facile sarà per lui mediare e chiarire le incomprensioni che sorgeranno.

Se si alza un bambino bilingue sarà isolata
Il mio bambino finirà per essere isolato?

Verità: conoscere più di un modo di esprimersi espande la tua comprensione

Sai come tutti noi abbiamo degli stereotipi su persone provenienti da diversi paesi, che in generale hanno sempre un fondo di verità? Diciamo, i francesi sono pessimisti, gli italiani sono caotici e disorganizzati, gli americani sono dei fanatici entusiasti, eccetera?

Bene, quando si arriva a conoscere bene una lingua e la sua cultura, si inizia a notare un cambiamento nel proprio atteggiamento quando la si utilizza.

Quando sono andata a vivere negli Stati Uniti, ero un’adolescente molto insicura alla mia prima esperienza lontano da casa. Ero per lo più timida e riservata.

Eppure, più fluente diventavo in inglese, più riuscivo esprimere apertamente i miei sentimenti. Mi dicevo cose come: “You can do it! “, puoi farlo!; “Way to go girl!“, evvai così ! – e simili esclamazioni che non mi sarei mai sognata di esprimere in italiano (probabilmente nemmeno tra me e me).

Quando mi sono trasferita in Francia, ho scoperto “la crescita personale”, il Life coaching e la Mindfulness. (Scusa, non mi piace usare parole inglesi quando parlo italiano, ma non ho trovato traduzioni valide..)

Improvvisamente, avevo molta più consapevolezza sul mio mondo interiore, e il pensiero filosofico sulla vita, con un vocabolario e un’onestà che, ancora una volta, non avevo in italiano.

Così ora lo uso a mio favore: se ho bisogno di essere precisa e usare parole specifiche, o se voglio giocare con un bambino, uso l’italiano.

Se ho bisogno di credere in me stessa e sentire “che ce la posso fare”, vado con l’inglese.

Infine, se voglio sondare i miei reconditi motivi e esplorare i meandri della mia interiorità, vado con il francese. E l’uso distinto di ogni modalità linguistica in realtà mi permette di ampliare la mia comprensione su me stessa.

#3. Il tuo bambino imparerà troppe cose sul mondo

Quando vivevamo in Germania, i miei figli hanno frequentato una scuola internazionale, dove erano effettivamente rappresentate molte nazionalità. E siccome molti erano lì a causa del lavoro di uno de genitori, era normale che uno o due compagni partissero in corso d’anno.

Allora, i miei figli mi chiedevano: “Dove è andata Marta?” E io glielo indicavo puntando il dito contro il mappamondo che abbiamo in sala.

“Vedete? è dall’altra parte del mondo. Lontanissimo. Ricordi cosa ti ha spiegato la tua maestra con la palla e la lampada? Sul fatto che la terra è un po’ come una sfera, e mentre gira, i lati diversi vedono il sole o la luna? Quando per noi è sera, per Marta è mattina. Dove vive ora, parlano un’altra lingua, lo sai?

Lo stesso accadeva quando arrivava un bambino nuovo, che magari condivideva alcune parole nella sua lingua.

Altre volte, alcuni genitori portavano dei dolci tipici da far assaggiare per la merenda, spiegando perché è tipico nel loro paese.

Vedi quante cose potrebbe imparare tuo figlio, se sentirà parlare una nuova lingua? Lascia perdere. L’ignoranza è la chiave per vivere una vita più tranquilla.

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Mito: i bambini bilingui tendono ad avere problemi a scuola

Recentemente ho letto un libro sul bilinguismo. Mi ha colpito in particolare un capitolo molto interessante sulla scienza dietro il bilinguismo.

I ricercatori all’inizio del XX secolo ritenevano che la capacità di apprendimento del cervello fosse limitata, e che pertanto, i bambini bilingui (o peggio, multilingue) avrebbero avuto meno potenziale per acquisire altre competenze e conoscenze.

Gli esperimenti che hanno condotto all’epoca erano di parte, nel senso che i gruppi di persone che hanno preso a confronto non erano identici.

Ad esempio, paragonavano i risultati scolastici di un gruppo di bambini che facevano parte di una minoranza, le cui famiglie erano di bassa posizione sociale e mezzi economici scarsi, con un gruppo di bambini monolingue provenienti da famiglie ricche e istruite, e ne deducevano che i bambini bilingui erano svantaggiati a causa della loro seconda lingua..

Negli anni ’60, le ricerche condotte erano polarizzate nella direzione opposta, e la gente tendeva a credere che i bambini bilingui avrebbero imparato meglio e più velocemente dei bambini monolingue…

Verità: i bambini bilingui imparano come tutti gli altri!

Chi ha ragione? Be’, in parte, direi che a quanto pare, non è così facile condurre una ricerca neutrale, scientificamente attendibile sul tema.

Ma in ogni caso, i ricercatori oggi tendono a concordare dicendo che l’uso di più di una lingua non interferisca con la capacità di apprendimento di un bambino.

#4. Dovrei tirar su un bambino bilingue? Ma mio figlio è troppo piccolo / troppo grande!

Ricordi come è fallito il mio tentativo di parlare in inglese con mia figlia? Mi sentivo comunque in colpa: da un lato, pensavo che sarebbe stato troppo per lei; dall’altro, ero delusa di perdere questa opportunità.

Poi in realtà mi sono ricordata che be’, io ho finito per imparare la mia seconda e anche terza lingua più tardi.

Non sono stato cresciuta come una bambina bilingue. Eppure, questo non mi ha impedito di imparare quando ne ho bisogno.

Quindi Sì, forse tuo figlio è troppo piccolo o troppo grande. Se non ha o non sente né la necessità né l’interesse per usare un modo diverso di comunicare.

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Mito: imparare una seconda lingua dalla nascita ritarderà l’apprendimento del linguaggio

Ricordi cosa dicevo sulla ricerca sul bilinguismo del paragrafo precedente? Lo stesso vale qui. Ascoltare più di una lingua, anche dalla nascita, non interferisce con la “velocità” in cui i bambini imparano a parlare.

Di solito i bambini tendono a sviluppare le loro abilità motorie prima, e poi il linguaggio, o il contrario, ma difficilmente le due cose contemporaneamente.

Mia figlia ha cominciato a gattonare a 6 mesi. Era senza paura e sarebbe facilmente salita ovunque. Ha detto la sua prima parola a circa 12 mesi, ma poi non abbiamo aspettato un bel po’ prima di avere delle frasi.

E ho pensato: “deve essere perché sta imparando 2 lingue contemporaneamente“.

Ma poi, è nato mio figlio. Che ha camminato a 15 mesi. Inciampava e cadeva di continuo. E che ha imparato le sue due lingue a velocità incredibile.

A 2 anni, era in grado di parlarmi dei suoi sentimenti.

Quindi No, il tuo bambino si svilupperà a suo ritmo indipendentemente da quante lingue sente! (E Vedi tutti gli esempi che Judith ci ha raccontato!)

Verità: usare più di una lingua, indipendentemente dall’età a cui iniziamo a imparare, previene la demenza

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Studi recenti hanno dimostrato che l’esercizio che il tuo cervello deve fare quando devi parlare una lingua diversa, attiva aree specifiche del cervello. Il multilinguismo sembra aiutare i pazienti a compensare con la loro perdita di memoria utilizzando reti neuronali alternative.

#5. Se cresci un bambino bilingue, la diversità per lui diventerà la norma

Sì, i bambini si abitueranno al fatto che è possibile denominare le stesse cose in molti modi diversi. Che una parola può avere molti suoni. Nelle classi dei miei figli, i bambini provengono da tante parti del mondo diverse..

È diventato normale per loro non essere circondati da persone “proprio uguali a noi”. Eppure, si sentono parte della stessa comunità. Sono amici. Diverso è normale.

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Mito: imparare più di una lingua creerà confusione

Quando vivevano in Germania, abbiamo fatto amicizia con una coppia sudcoreana. Il nostro unico linguaggio comune era il tedesco, ma nessuno di noi è molto fluente, quindi abbiamo creato il nostro modo di comunicare.

I miei figli conoscono solo poche parole in tedesco, ma non si sono mai preoccupati: hanno imparato circa 2 o 3 parole chiave (Ancora, vieni e gioca) e poi utilizzato sia inglese o italiano per coinvolgere i nostri amici nei loro giochi.

Verità: mescolare parole ed espressioni quando si utilizza più di una lingua è normale. Non crea confusione, basta giocare!

Sì, io mescolo regolarmente le lingue che conosco. Ma solo con le persone che le condividono.

E mi diverto un sacco quando invento nuovi modi di dire le cose!

Quando i miei figli stavano imparando a parlare, c’è stato un periodo in cui mescolavano spesso le parole.

Ad esempio, coniugavano un verbo francese con il suffisso italiano (“allongato” per dire sdraiato ad esempio, da allonger).

O prendevano la radice italiana e la trasformavano alla francese (“je me tuffe” per dire mi tuffo; matite per dire matita..).

Io lo trovavo divertentissimo. E mi stupivo di come i miei figli non avessero paura di provare, inventare, testare, giocare con le parole, sperimentare con la lingua, semplicemente cercando di comunicare.

Forse I puristi penseranno che non va bene, ma io credo che il linguaggio sia solo un mezzo per esprimere noi stessi.

Vuoi ancora che i tuoi figli imparino una seconda lingua? Ecco alcuni suggerimenti!

Se non riesco a farti cambiare idea, e pensi ancora che sia una buona idea crescere un bambino bilingue.. Evviva!!

Tieni a mente questo:

  • Non è un grosso problema se non conosci la lingua tu stesso. Puoi impararla con tuo figlio! Ripetendo le parole, cantando canzoni, giocando..

  • Il tuo bambino deve sentire il bisogno di usare la lingua. Se passa del tempo con qualcuno che parla una lingua diversa, se è un mezzo per giocare con altri bambini.. Se il bambino sa che può usare la sua prima lingua per essere capito, si risparmierà quasi certamente lo sforzo.

  • Mostra che le lingue sono divertenti e interessanti! Come ha detto la mia amica Judith, quando i bambini trascorrono un momento piacevole con la lingua, lo associano a qualcosa di positivo, e saranno più disposti a impararla veramente.
  • Ci sono diversi metodi per insegnare a un bambino una seconda lingua. Può essere che uno dei genitori condivida una lingua, o che a scuola si parli una lingua diversa rispetto a quella lingua parlata a casa; le 2 lingue possono essere apprese allo stesso tempo, o in periodi successivi. Non importa quale sia il metodo: perché sia efficace deve includere qualche interazione tra il tuo bambino e un’altra persona. Mettere il tuo bebè di fronte a un programma televisivo non lo aiuterà a imparare l’inglese. Il bambino deve usare la lingua attivamente 🙂

  • Dagli tempo. Sì, i bambini possono imparare facilmente, quando la lingua è un mezzo per giocare; ma proprio come ci sono voluti 2 o 3 anni perché iniziassero a parlare fluentemente nella loro prima lingua, lo stesso accade con la seconda. È un processo graduale!

Il sogno multiculturale

Quando sia Judith che io abbiamo condiviso le nostre esperienze reciproche, ci siamo entrambe domandate: visto che vediamo solo conseguenze positive a lungo termine della condivisione di più di una lingua con i bambini, perché questo non è fatto sistematicamente negli asili, scuole materne, all’interno delle famiglie?

Il bilinguismo insegna così tanto sull’integrazione, la bellezza della diversità, la profondità interessante della natura umana..

Questo è il nostro sogno. Un mondo in cui origini, cultura e tradizioni non siano qualcosa di cui vergognarsi.

Dove la lingua sia vista come un modo per esprimere chi siamo e condividerlo con gli altri. Le differenze siano considerate interessanti. Dove ci sentiamo parte della stessa comunità di esseri umani.

Risorse e referenze

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